Sono una capace di passare un intero fine settimana sul divano. Mi circondo di libri, film della lista dei non ancora visti, serie tv, fotografie da editare. Capace di passare ore a saltare da una pagina bianca su cui scrivere ad articoli e infografiche da leggere. Salvo poi farmi prendere dall’ansia della domenica pomeriggio, quando il lunedì è ormai troppo vicino e inizio a vedere spuntare su facebook le foto degli altri, che sì hanno messo il naso fuori casa. E rido di me, pensando a quanto abbia fatto mio il termine dominguear: sono stata per anni una campionessa del domingueo e non sapevo nemmeno il nome della mia specialità.
Ma la domenica a Barcellona ha un sapore speciale:
Comunque questo fine settimana non è stato possibile. Oggi a Barcellona era già estate, e la mia schiena chiamava soccorsi dopo una settimana intensa seduta di fronte un pc, sia a lavoro che a casa. Quindi non è stato troppo difficile, anche se qualche calcio virtuale me lo sono dovuta dare, e sono uscita. Mi sono addirittura presa un’ora di tempo per depilarmi, il che non va letto come un evento raro – solo che è una di quelle cose che delego sempre a una professionista, e giro da un’estetista all’altra come un’anima in pena cercando la soddisfazione che solo l’estetista del paesello sull’isola riesce a darmi. Quindi oggi ho fatto da me, così non ho avuto scuse per infilarmi il costume e andare a nuotare alla piscina del club nautico a fianco a casa. Quello che pago ogni mese e che in questi primi mesi dell’anno ho disertato ripetutamente con molti sensi di colpa. Ho nuotato concentrandomi sui muscoli della schiena, li sentivo stirare, allungarsi fra una bracciata e l’altra, vedevo le bollicine che uscivano dalle narici portarsi via anidride carbonica indesiderata, sentivo i polmoni che si riempivano di aria di mare. E poi riposo.
…il meritato riposo sotto il sole.
È già estate. Quando dopo le nuotate e il sole torno a casa a cucinare qualcosa, scelgo la playlist “Siesta” e mi addormento alla penombra dopo aver letto qualche pagina di un libro (per la cronaca, “The Corrections” di Jonathan Franzen).
È già estate. Quando si può bere una birra in una piazzetta assolata senza bisogno di indossare la giacca. E quando con un’amica scopriamo i bar nascosti dietro a un portone, sotto volte di legno e gargoiles gotici. Sorseggiare un vermuth fresco, parlare di viaggi, dei nostri rispettivi paesi e di ricette di salse piccanti.
L’estate inizia presto da questa parte del Mediterraneo, ed è pura gioia domenicale.
siamo due campionesse allora! che bellezza!
ma l’avresti detto?! dovremmo partecipare alle olimpiadi 😀